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venerdì 30 gennaio 2015

Jeremy Rifkin, dal pacifismo degli anni '60, alla terza rivoluzione industriale



Jeremy Rifkin è nato a Denver nel 1945 e si è laureato in Economia ed Affari Internazionali; negli anni ’60-’70 è stato un’attivista del movimento pacifista statunitense e nel 1969 ha fondato la Citizens Commission  per denunciare i crimini di guerra compiuti in Vietnam.



Rifkin, molto noto in ambito economico, ambientalista, pacifista, ha scritto molti trattati e pubblicazioni; definire la sua attività vulcanica in poche parole è davvero difficile. Ha avuto una grande influenza nella definizione delle politiche pubbliche negli Stati Uniti ed è tutt'ora molto influente in tutto il mondo, in particolare in Europa ed in italia. 

Attualmente è fondatore e presidente della Foundation on Economic Trends (FOET) e presidente della Greenhouse Crisis Foundation. La Fondazione FOET  prende in esame gli aspetti economici, impatti ambientali, sociali e culturali delle nuove tecnologie introdotte nell'economia mondiale.
Rifkin, da convinto sostenitore di politiche governative responsabili ed attente all’ambiente ed all’impatto

 della scienza e della tecnologia sulla società, ha espresso le sue idee in numerosi libri. È autore di diciannove bestsellers sull'impatto dei cambiamenti scientifici e tecnologici sull'economia, la forza lavoro, la società e l'ambiente. I suoi libri, tradotti in più di 35 lingue, sono utilizzati in centinaia di università, aziende e agenzie governative di tutto il mondo. 
Le pubblicazioni più famose, a partire da quelle più recenti, sono:
  • La Terza Rivoluzione Industriale Una nuova era per l'energia è alle porte, non c'è più tempo da sprecare: il documento che l'economista ha scritto per l'Europa (2011)
  • La Terza Rivoluzione Industriale Come il "Potere laterale" sta trasformando l'energia, l'economia e il mondo (2011)
  • La civiltà empatica. La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi (2010)
  • Il sogno europeo. La creazione del Worldwide Energy Web e la redistribuzione del potere sulla terra (2004)
  • Economia all'idrogeno. La creazione del Worldwide Energy Web e la redistribuzione del potere sulla terra (2001)
  • Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne (2001)
  •  Entropia. Le conseguenze dei principi entropici (scarsità di risorse e riscaldamento globale) (2000)
  • L'era dell'accesso. La rivoluzione della new economy (2000) 
  • Il secolo biotech. Il commercio genetico e l'inizio di una nuova era (1998)
  • Dichiarazione di un eretico. Il dilemma del nucleare e dell'ingegneria genetica (1998)
  • La fine del lavoro. Il declino della forza lavoro globale e l'avvento del post-mercato  (1995)
  • Dall'alchimia all'algenia. Le premesse della manipolazione genetica sull'uomo (1994)
  • Guerre del tempo. Il mito dell'efficienza e del progresso e lo sconvolgimento dei ritmi naturali (1989)
  • Entropia. La fondamentale legge della natura da cui dipende la qualità della vita (1982)


Rifkin si mise subito in luce fin dal 1977 con un trattato che criticava fortemente la nascente scienza delle biotecnologie, con argomentazioni che mettono in luce diverse problematiche legate alla genetica e all’etica, poi riprese nella pubblicazione del 1998, “Il secolo Biotech”.
Nel 1980, con la pubblicazione, Entropia, focalizza le problematiche legate alla possibilità della fine delle risorse energetiche a disposizione.
Nel 1992 scrive un saggio intitolato Ecocidio e si lancia contro la “cultura della bistecca". Questo trattato diventerà inevitabilmente un libro di riferimenti per i vegetariani e gli animalisti. Il libro è stato tradotto e pubblicato in Italia quasi dieci anni dopo, nel 2001.
Nel 1995 pubblica  La fine del lavoro: il declino della forza lavoro globale e l'avvento dell'era post-mercato dove prevede la supremazia del lavoro svolto dalle macchine al posto del lavoro umano e suggerisce delle soluzioni per ridurne l’impatto sociale.
Seguono altre interessanti pubblicazioni fino alla pubblicazione, nel 2010, del trattato "La civiltà dell'empatia" in cui Rifkin in cui analizza uno sviluppo della società basato sull’ empatia, contrapponendosi alla teoria dell’utilitarismo in cui l’uomo agirebbe prevalentemente spinto dai propri bisogni, per piacere ed avidità. La civiltà dell’empatia, invece, si baserebbe sulla condivisione del sapere, sulla globalizzazione per migliorare la società, L'autore pone anche il quesito se l'umanità sarà in grado di sfruttare le risorse della globalizzazione per migliorare il modello di società grazie ad un "salto empatico" oppure se l'entropia derivante dal maggiore consumo di risorse raggiungerà un punto di non ritorno che provochi una regressione della capacità di empatizzare degli individui.
In aggiunta al suo impegno negli Stati Uniti, Rifkin è attivo in Europa come consigliere di alcuni statisti e capi di governo e, in particolare, ha operato come consigliere personale sulle questioni energetiche di Romano Prodi all'epoca dell'incarico di Presidente della Commissione Europea di quest'ultimo.
È stato consulente per il Ministero dell'Ambiente della Repubblica Italiana e collabora dal 2008 con la Fondazione UniVerde di Alfonso Pecoraro Scanio.
Rikkin ha partecipato al documentario di denuncia "The corporation" insieme a Michael Moore, Naomi Klein eMilton Friedman. Nel 2009 ha partecipato al documentario realizzato da Beppe Grillo e Greenpeace "Terra Reloaded", insieme ad esperti comeJoseph Stiglitz e Michael Pollan.
In questi ultimi anni, Rifkin è alla ribalta per le sue teorie ed il suo impegno in piani d’azione rivolti a contribuire alla Terza Rivoluzione Industriale dell’Unione Europea, che trovano il proprio essere nella convergenza fra internet ed energie rinnovabili.
Il piano di sostenibilità economica relativa alla Terza Rivoluzione Industriale è stato formalmente approvato dal Parlamento europeo nel 2007 ed è ora in corso di attuazione da parte degli organismi diversi all'interno della Commissione europea, nonché nei 27 stati membri.
In particolare, in Puglia, Rifkin in collaborazione con la Regione, il ministero dell’Ambiente ed altri enti ha dato vita nel 2008 ad un progetto triennale , dal costo di 5 milioni di euro per la realizzazione di distributori di idrogeno e idrometano, ottenuto da fonti locali rinnovabili, per rifornire il servizio taxi regionale, motori elettrici e celle a combustibile.

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