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mercoledì 13 marzo 2013

Dalla crisi dei paesi PIIGS alla Banca del Maiale

Cercando alcune informazioni in rete, sono incappata in un recente articolo riguardo alcuni studi condotti da economisti, antropologi e sociologi in cerca di meccanismi per sconfiggere l'attuale crisi economica europea. Il metodo di indagine si è basato sull'analisi di alcuni modelli sociali ed economici, nelle aree periferiche e marginali del pianeta.che tutt'ora sopravvivono e prosperano. 

Si è trattato per lo più dello studio su varie forme di baratto, di cui una davvero particolare: la BANCA DEL MAIALE, che si è sviluppata nelle isole Vanuatu ed altre zone della Melanesia, in Oceania. 

Devo essere sincera, appena ho letto "Banca del Maiale" ho pensato si trattasse di qualche nuova forma di protesta sviluppatasi in Occidente ad esprimere il "sentiment" dei popoli nei confronti degli istituti creditizi in generale. Invece no. 

A riportare la notizia in Italia ci ha pensato l’antropologo-economico Matteo Aria, docente nelle università di Torino e Firenze. 

La Melanesia rappresenta un vero e proprio laboratorio sociale dove lo Stato cerca di integrare modelli economici arcaici, con le logiche del mercato occidentale, dando così origine alla “Banca del Maiale”. 

Nell’arcipelago, in cui sono forti anche antiche tradizioni connesse a riti segreti, il maiale, ed in particolare i suoi denti incisivi inferiori che sono delle vere e proprie zanne hanno un forte valore simbolico e sociale. 

La Banca del Maiale ha dato un valore economico a queste zanne suine e depositando i denti del maiale, le cui dimensioni sono espressione della forza e delle dimensioni dell’animale, vengono quotate come denaro, (la moneta locale nell’arcipelago è il Vanu) così si possono pagare servizi come le rette scolastiche per i figli oppure le cure ospedaliere. I denti di maiale diventano così a tutti gli effetti denaro. 

Ufficialmente Vanuatu è uno dei “paesi meno sviluppati" del mondo, ma nonostante questo l’80% della popolazione non ha quasi bisogno di denaro e tutti vivono sulla propria terra, allevano, pescano e cacciano il loro cibo. 

Quando la popolazione ha bisogno di soldi, creano da soli la propria moneta locale, che è costituita per lo più da stuoie intrecciate e da maiali con poderose zanne. 

Sull'isola di Pentecoste c'è labanca tradizionale che accetta depositi in zanne di maiale e che dichiara di avere riserve, non in oro tradizionale, ma in zanne di maiale valutabili intorno a 1,4 miliardi di dollari. 

Negli ultimi anni abbiamo imparato nel modo più duro che l'economia mondiale è interconnessa. Un crollo della banca di New York mette nei nei guai e trascina tutto il resto d’Europa con sé. 

Ma la mano pesante della globalizzazione non ha toccato le zone che hanno trovato un modo diverso di vivere, come nell’arcipelago Vanuatu che ha già sviluppato un'idea di green economy. 






1 commento:

  1. Oh mamma... all'inizio ho pensato "Avrà scritto maiale invece di male"... poi mi sono accorta che sono tonta!

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